Workshop Reportage e Fotogiornalismo

FRANCESCO CITO - Bologna

Date: 25 – 26 – 27 Maggio 2013
Docenti: Riccardo Bononi e Francesco Cito
Costo: 190,00 euro (10,00 euro di tesseramento Irfoss, per i non soci)
Location: Bologna
Partecipanti: max. 15

Programma:

Giorno 1: 14:00 – 19:00 con Riccardo Bononi

  • La costruzione del discorso visuale: elementi di semiotica nella costruzione di narrazioni visuali.
  • L’apporto delle scienze sociali nel giornalismo (l’intervista, l’osservazione partecipante, la raccolta delle informazioni)
  • Etica e fotografia

Giorno 2: 9:00 – 18:00 con Francesco Cito

  • Sull’importanza dell’”esserci”: una vita da free lance.
  • Il fotografo e il viaggio: colmare la distanza fisica e culturale tra fotografo e soggetti ritratti
  • La fotografia come mezzo di comprensione di fenomeni complessi
  • Il reportage e la guerra.
  • Esercitazione.

Giorno 3: 9:00 – 18-00 con Francesco Cito e Riccardo Bononi

  • La progettualità editoriale: dall’idea al campo.
  • La foto di apertura.
  • L’intento comunicativo del fotografo: la storia raccontata dalle immagini.
  • Registri stilistici e canali divulgativi.
  • Discussione dei lavori prodotti durante l’esercitazione e consegna attestati.

Francesco Cito (Napoli, 1949), tra gli unici italiani ad aver vinto ben due Word Press Photo (il più grande riconoscimento internazionale per la fotografia), è stato descritto da Ferdinando Scianna come “il miglior fotogiornalista italiano oggi . Ha l’istinto del fatto, la passione del racconto, la capacità di far passare attraverso le immagini, con forza di sintesi e rigore visivo, l’essenziale delle cose”.
Dopo aver cominciato a lavorare come fotografo free-lance nel 1975 (lo stesso anno ottiene anche la sua prima copertina per il Sunday Times Magazine), a soli 30 anni è uno dei primi fotoreporter a raggiungere clandestinamente l’Afghanistan occupato, percorrendo a piedi oltre 1200 Km al seguito di vari gruppi di guerriglieri (Mujahiddin).
Da allora ha preso parte, a più riprese e come inviato per numerose testate internazionali, ai conflitti in Libano, Cisgiordania, Striscia di Gaza, Afghanistan, Kuwait, Bosnia, Kossovo e Albania. In Italia si è interessato principalmente di fatti di mafia e di camorra.
Dal 1980 ad oggi, oltre ad essere stato ferito sul campo in tre distinte occasioni (due volte dai soldati israeliani ed una dai rivoltosi palestinesi), ha collezionato copertine e pubblicazioni di reportage sulle maggiori testate di quotidiani e periodici nazionali e internazionali: Epoca, l’Europeo, Panorama, L’Espresso, Il Venerdì di Repubblica, Sette-Corriere della Sera, Life, Stern, Die Zeit magazine, Sunday Times magazine, The Obrsever, The Indipendent magazine, Paris Match, Figaro magazine, e molti altri ancora.

Riccardo Bononi, laureato in due distinte branche delle scienze sociali (psicologia e antropologia), dal 2010 è ricercatore e docente di Antropologia Visuale presso l’Istituto Ricerca e Formazione nelle Scienze Sociali (Irfoss) di Padova.
La scelta di associare la fotografia alla sua attività di ricerca sul campo lo ha portato a lavorare in Africa, Sud America, Sud Est asiatico, India, Europa e Stati Uniti. I suoi studi hanno riguardato principalmente le teorie della visione e il ruolo dell’immagine in contesti non occidentali.
Già curatore di numerosi percorsi di fotografia etnografia in collaborazione con le istituzioni accademiche, le sue immagini sono state pubblicate su numerose testate nazionali ed internazionali ed esposte a Londra, Parigi, Berlino, Pechino, Lishui, Bucarest.
Il suo lavoro sulla lucha libre femminile in Bolivia gli è valso il primo premio ed il titolo di “Miglior Fotografo dell’Anno” (categoria Professional, sport) ai World Photography Awards, il più grande premio di fotografia del mondo. Dal 2015 entra a far parte dell’agenzia di fotogiornalismo internazionale Prospekt Photographers.