GIULIA IACOLUTTI

Fotografa documentarista

Insegnamenti:

  • New Media
  • Articolazione di un discorso visuale
  • Editing e post-produzione

Giulia Iacolutti (1985) ha una laurea magistrale in Economia dell’Arte e ha studiato fotografia e video all’Accademia del Teatro alla Scala. Nel 2014 si è trasferita in Messico, dove si è laureata in Visual Storytelling e New Media presso la Fundación Pedro Meyer, e dove ha vissuto e lavorato fino al 2018.

Il lavoro di Iacolutti si muove tra il poetico e il politico per indagare la fragilità dell’esistenza umana. Negli ultimi anni si è concentrata su progetti artistici personali e partecipativi, esplorando questioni socio-politiche legate all’identità. Oltre alla fotografia, utilizza diversi media e tecniche (ricamo, performance, disegno, calcografia, testo, audio e video).

Nel corso degli anni ha esposto in mostre collettive e personali sia in Italia che all’estero, tra cui: Kunst Meran, Merano (2022); PAC, Milano (2021); La Triennale, Milano (2021); MUAC, Città del Messico (2019). Le sue opere si trovano in collezioni private e museali, come: Collezione Donata Pizzi Donne Fotografe Italiane 1965-2022 (Milano); MUFOCO (Cinisello Balsamo); Craf (Spilimbergo); Archivio Fotografico Lucchese (Lucca); Folio Centro de la Imagen (Città del Messico) e Artphilein Library (Lugano). Ha collaborato con diverse case editrici e riviste, tra cui: bruno, Venezia; the(M) éditions, Parigi; studiofaganel, Gorizia; National Geographic International; Vogue Italia; Foam Magazine, Amsterdam; L’Espresso, Roma; Gatopardo, Città del Messico e Vice Mexico.

Recentemente ha realizzato campagne fotografiche per istituzioni italiane come MiBACT (bando Refocus) e MAECI (progetto Italia Inclusiva) ed è stata nominata al Foam Paul Huf Award. 

Con il suo primo libro Casa Azul, sulla storia di vita di cinque donne trans nel carcere maschile di Città del Messico, ha vinto il Premio Bastianelli come miglior libro d’artista.